Alcolici e Celiaci: Solo un gioco di parole?

Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre più ad un importante aumento delle diagnosi di celiachia, la famosa intolleranza al glutine, che oggi interessa circa mezzo milione di italiani. I sintomi comuni dell’intolleranza a questa sostanza possono portare ad una non semplicissima diagnosi della patologia, oltre al fatto che moltissime persone ci convivono senza sapere di averla.

Questa marcata diffusione dell’intolleranza in oggetto ha fatto in modo che il mercato alimentare venisse ad adattarsi a questa nuova domanda di prodotti, con la nascita di rivenditori specifici degli stessi, data la difficoltà di trovarle nei supermercati cibi con la cosiddetta “spiga barrata”. Anche il mondo della ristorazione ha risposto a tale nuova esigenza con menù dedicati ai celiaci proprio con l’obiettivo di offrire anche a chi è intollerante al glutine una scelta variegata, al pari di quella proposta nei menù tradizionali.

La cura, infatti, è la sola alimentazione escludente la sostanza ed in particolare vanno evitati:

  • cereali come grano, segale, orzo, farro e kamut;
  • tutti i prodotti a base di tali cereali come il pane, toast, piadine ma anche i prodotti infarinati con queste sostanze;
  • caffè solubile e surrogati del caffè.

Questa lista non è assolutamente esaustiva ma serve per dare un’idea generica di cosa può farti stare male se ti è stata diagnosticata l’intolleranza al glutine.

E gli alcolici per celiaci?

Una delle domande che più spesso si pone il celiaco è: “posso bere un drink o un bicchiere di vino?”. Bisogna fare attenzione nell’assumere queste bevande, facendo le opportune distinzioni.

Ad esempio, parlando di vino, è bene subito precisare che sia esso bianco, rosso o rosè, è sempre permesso! Via libera quindi al salutare bicchiere di vino per accompagnare i tuoi pasti o una cena in compagnia di amici. Lo stesso va detto per lo spumante ed il prosecco. I solfiti non condizionano assolutamente la composizione di vini e spumanti, tali da renderli pericolosi per chi segue una dieta specifica che esclude il glutine.

Se sei invece un amante degli aperitivi ti sarai chiesto se è possibile bere uno Spritz di tanto in tanto. La risposta è sì, anche perché il Campari non contiene glutine ed è prodotto in un’azienda che assicura l’impossibilità della contaminazione nella fase di produzione. Lo stesso può dirsi per l’Aperol che è presente nel Prontuario degli Alimenti dell’AIC (Associazione Italiana Celiaci).

Per quanto riguarda i distillati, invece, questi sono concessi quando sono puri (es. vodka liscia) ma considerati a rischio quando aromatizzati: in quel caso è bene leggere l’etichetta o affidarsi solo a prodotti con la spiga barrata. Non presenterebbero rischi quindi brandy, cognac, tequila e rum!

E gli amari? Sono senza glutine? In questo caso è sempre meglio leggere l’etichetta visto che gli amari sono dei liquori prodotti attraverso l’infusione di una base di alcol etilico con sciroppo di zucchero ed aromi e coloranti, pertanto è bene consultare sempre la lista ingredienti per accertarsi che non ci siano rischi per la salute.

Adesso non ti resta che rilassarti, bere il tuo cocktail preferito ma sempre responsabilmente, avendo cura per la tua salute!